REGGIO EMILIA – Il settore alberghiero in provincia di Reggio (e non solo) è in sofferenza. E dire sofferenza è un eufemismo. Il sistema è prossimo al tracollo. A causa dei timori per la diffusione del coronavirus sono state cancellate oltre il 60% delle camere prenotate, con un danno stimato da Confcommercio in oltre 60 mila euro per ogni singola attività. Si registrano disdette fino ad aprile e nessuna nuova prenotazione su maggio.
Le associazioni di categoria, Confcommercio e Federalberghi in primis, chiedono al Governo aiuti urgenti. “Pur cercando di restare positivi siamo di fronte a danni devastanti per il settore – dice Davide Massarini, presidente provinciale di Confcommercio – In questo contesto oltre che la richiesta di aiuti concreti da parte del Governo, pare davvero inutile l’inserimento della tassa di soggiorno”.
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