REGGIO EMILIA – Singoli, coppie o famiglie. Ogni gruppo in fila con la sua auto si presenta davanti al medico e abbassa il finestrino. La modalità dei tamponi drive in la conosciamo: nel Reggiano è attiva da fine marzo ed è entrata a regine via via in tutti e sei gli ospedali; da Ferragosto e lo sarà sempre di più visto che il boom dei rientri è previsto per la prossima settimana, è quella scelta dall’Ausl per il controllo di chi torna da Croazia, Malta, Grecia e Spagna.
Oltre mille reggiani hanno segnalato il proprio prossimo rientro, registrandosi sul form della Regione o anche tramite la homepage dell’Ausl; 600 di questi sono già stati sottoposti a tampone, chiamati dall’azienda sanitaria. A ora, i casi di positività al Covid sono poche unità. Un punto molto frequentato è la “camera calda” dell’ex pronto soccorso. In fila, calendarizzate, ci sono ovviamente anche persone chiamate per un controllo.
Per ora, lo smaltimento delle persone non sta dando problemi al netto di un superlavoro dell’Ausl che ha dovuto riorganizzarsi in pochi giorni. Il personale, tre sanitari per turno, è velocissimo: viene controllata una persona ogni due minuti e mezzo, con tampone nasale e faringeo. Al momento è garantito il controllo entro le 48 ore dal rientro, e in attesa dell’esito non c’è l’obbligo dell’isolamento.
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