REGGIO EMILIA – Lavorano coi loro ragazzi ogni mattina, a volte anche nel pomeriggio. Non in classe, ma accendendo il computer e garantendo così un contatto didattico e umano con le famiglie attraverso videochiamate e supporto a distanza.
Sono i 200 educatori in carico al Comune di Reggio, che da tempo vengono affiancati agli insegnanti di sostegno per la fascia 6-18 anni. Si occupano dell’educazione e della formazione di 418 bimbi e adolescenti disabili e lo stanno continuando a fare a distanza, in questo periodo, su richiesta dell’amministrazione alle prese con il ripensamento dei servizi in generale e forse di quello scolastico in particolare.
“Ci siamo inseriti e abbiamo cercato di dare una mano, mettendo in gioco gli educatori”, ha commentato Raffaella Curioni, assessore all’Educazione. Dopo l’emergenza sanitaria, la sofferenza più grande è probabilmente quella educativa a un mese abbondante dalla sospensione delle lezioni e con gli istituti che si avviano a rimanere chiusi almeno fino a inizio maggio. Ed è ancor più pesante per i ragazzi in difficoltà e per le loro famiglie. “Chiaramente – ha detto la Curioni – c’è un loro lavoro educativo da parte loro, ma anche di supporto informatico”.
Ecco, nulla è scontato dal punto di vista degli strumenti informatici e delle risorse delle famiglie da questo punto di vista. Le domande, anche semplici e banali, sono tante: dal come reperire i compiti assegnati a distanza fino a come stampare le e-mail. E’ stato per questo attivato un numero, sempre dal Comune e da Officina Educativa: è lo 0522-585064 contattabile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.
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