REGGIO EMILIA – Mappare un quartiere densamente abitato e conosciuto per i problemi di civile convivenza. L’operazione ha preso il via in dicembre, sulla spinta di apposite ordinanze emesse dal questore Giuseppe Ferrari. A un anno e mezzo dallo sgombro delle ex Officine Reggiane, l’attenzione si concentra sul lato della città a sud dei binari.
In tre mesi, sono stati controllati 245 appartamenti. Ispezioni che hanno interessato 780 persone che vi gravitavano. Oltre un decimo di queste, 91, sono state depennate dall’anagrafe in quanto non più residenti. Il caso limite, tra gli illeciti emersi, riguarda un immobile di 60metri quadrati all’interno del quale erano presenti 15 giacigli, tra letti e soprattutto materassi appoggiati a terra. “Sono attività complesse. Entrare nelle abitazioni, verificare gli alloggi, i solai, le cantine, dal punto di vista sia amministrativo che riguardante ogni regolarità che dev’esserci”.
Coadiuvati dagli agenti del posto della polizia di via Turri, alla porta si sono presentati gli agenti della polizia locale. Tre sanzioni sono scattate in materia di abuso edilizio. In altrettanti casi sono intervenuti i vigili del fuoco per una valutare le condizioni di sicurezza, ad esempio, di impianti e allacci delle utenze realizzati in modo precario. Due invece gli interventi dell’Ausl, i cui tecnici hanno certificato condizioni igienico sanitarie non conformi. Sanzionato anche il proprietario di un appartamento adibito ad affittacamere abusivo, segnalato alla guardia di finanza assieme a tutte le altre casistiche risultate prive di contratti d’affitto. Mentre tre denunce sono scattate nei confronti di altrettante persone che avevano alloggiato a titolo oneroso cittadini stranieri non in regola col permesso di soggiorno. In due circostanze gli immobili sono finiti sotto sequestro preventivo.
Sempre dalla fine dell’anno, sollecitati dai tassisti, oltre che dai residenti, prosegue l’attività straordinaria di controllo su piazzale Marconi e vie limitrofe, con 3600 persone identificate in 52 interventi. A venticinque cittadini è stato notificato l’ordine di allontanamento. Qualora non venisse rispettato può scattare il cosiddetto “daspo urbano” che a sua volta, se trasgredito, può dare il via all’arresto.
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