REGGIO EMILIA – L’inizio dell’anno è stato funesto e particolarmente difficile in provincia per gli infortuni sul lavoro, in particolare nel settore edile. Primo fra tutti l’infortunio mortale avvenuto il 5 marzo a Mancasale, dove un operaio edile egiziano di 57 anni è precipitato da un’altezza di almeno 7 metri mentre stava pulendo il tetto di un capannone. Poi l’infortunio del 23 gennaio in un cantiere edile in via Dimitrov, in zona Canalina. Non è rassicurante il quadro che emerge dai controlli effettuati dal nucleo operativo del gruppo carabinieri tutela lavoro di Venezia, coadiuvato dai carabinieri nel nucleo ispettorato del lavoro e delle compagnie di Reggio e Guastalla per prevenire gli infortuni sul lavoro. Sono state infatti accertate numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, come l’utilizzo non adeguato di impalcature e ponteggi, mancanza di parapetti e impalcati di sicurezza, omesse vigilanze. Sono state sanzionate 7 imprese edili e sono stati adottati 6 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ed elevate sanzioni per 260.000 euro totali.
Nel dettaglio, nel comune capoluogo sono state sospese due imprese e riscontrate 15 violazioni per 90.000 euro di ammende per l’inadeguato montaggio dei ponteggi nonché le omesse verifiche per la messa a terra di impianti elettrici, attrezzature e funi delle gru. A Montecchio sono state due le imprese edili sospese e 12 le violazioni per circa 120.000 euro, sempre per irregolarità dei ponteggi, ma anche la mancanza di dispositivi antincendio e dei requisiti del piano operativo di sicurezza. Sanzionato per inosservanza anche il coordinatore per la sicurezza. Infine, a Cadelbosco Sopra, è stata sospesa un’attività e sono state contestate 50.000 euro di ammende per ponteggi troppo lontati dal muro e criticità dell’impianto elettrico. Anche in questo caso è stato multato il coordinatore per omessa vigilanza.
Reggio Emilia carabinieri edilizia sicurezza controlli multe sanzioni











