REGGIO EMILIA – In provincia cala sensibilmente il numero di contratti per colf e badanti: 7.892 quelli del 2023, erano 9.124 nel 2021 e 9.611 nel 2022. Tra il 2023 e il 2022 il calo è stato dunque pari a 1.232. Il dato emerge dal rapporto annuale dell’Osservatorio statistico Inps.
Si tratta, peraltro, di una tendenza nazionale: in Italia nel 2023 i contratti per la categoria sono stati oltre 833mila, mentre nel 2022 risultavano circa 902mila. Siamo di fronte a un quadro paradossale e non pienamente corrispondente al Paese reale. Paradossale perché la domanda di assistenza domestica appare quanto mai in aumento per il supporto ad anziani e bambini, tuttavia i contratti diminuiscono. Una fotografia, quella scattata dall’Inps, che fa inevitabilmente pensare a una quota di lavoro sommerso molto consistente.
A incidere, secondo gli esperti, sono la scarsa appetibilità dei contratti, le difficoltà delle famiglie, oltre alla conclusione della sanatoria messa in campo durante gli anni della pandemia. A Reggio Emilia la fascia di età in cui si registra il numero più alto di contratti per colf e badanti è quella compresa tra i 60 e i 64 anni: 1.391, seguita dalla fascia 55-59 con 1.349 contratti.
Si tratta di mansioni ricoperte per la stragrande maggioranza dei casi da donne: tra i circa 7.800 contratti registrati in provincia nel 2023, solo 674 riguardano uomini; tra loro, la fascia di età più gettonata è quella tra i 35 e i 39 anni (con 119 rapporti di lavoro attivati).
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