MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Ha continuato a perseguitare l’ex moglie anche dopo la fine del loro matrimonio. Le inviava continuamente messaggi su Whatsapp, le telefonate erano sempre più frequenti e quando la donna non rispondeva, chiamava il nuovo compagno. Per non parlare degli appostamenti sotto casa. Finché la donna, una 49enne residente in un paese della Val d’Enza, si è rivolta ai carabinieri di Montecchio. I militari hanno denunciato così l’ex marito, un operaio di 54 anni, per atti persecutori.
Nell’ultimo mese le condotte persecutorie e ossessive dell’uomo, cominciate già prima della separazione, si erano acuite. La 49enne aveva paura per la propria incolumità e per quella dei figli, la famiglia aveva ultimamente cambiato abitudini di vita. Poi la donna ha deciso di denunciare l’ex. La procura reggiana, condividendo con gli esiti investigativi dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal Gip un provvedimento di natura cautelare, il divieto di avvicinamento.
L’operaio dovrà stare a più di 1500 metri da tutti i luoghi frequentati dall’ex moglie, non potrà uscire dal comune di residenza, nella Bassa reggiana, se non autorizzato e non potrà comunicare con la donna in nessun modo.
L’uomo nel passato era già stato sottoposto a misure cautelari e condannato in via definitiva per lo stesso reato sempre nei confronti dell’ex moglie: la sentenza di condanna è passata in giudicato lo scorso 3 gennaio.
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