REGGIO EMILIA – Anche nel 2022 la Regione Emilia Romagna riuscirà a chiudere il bilancio sanitario in pareggio, nonostante i quasi tre anni di pandemia e la crisi energetica, con costi rilevanti che continuano a non essere coperti dallo Stato, in particolare quelli Covid. Lo ha dichiarato ufficialmente l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini nel corso della seduta congiunta delle commissioni assembleare Salute e Bilancio.
Secondo le stime previsionali delle Aziende sanitarie locali, per chiudere in equilibrio il bilancio regionale serviranno complessivamente 880 milioni, di cui – come ha riferito l’assessore – 500 milioni sono già stati individuati dalla Regione utilizzando accantonamenti, residui di bilancio, fondi resi disponibili tramite diversi decreti governativi, nuove risorse in entrata. Il resto sarà recuperato entro la fine dell’anno con una serie di misure già programmate in ambito nazionale e regionale sul fronte delle compensazioni economiche, oltre che da una stretta gestionale delle singole aziende.
Per quanto riguarda, nello specifico, il bilancio preventivo dell’Ausl di Reggio, il disavanzo ammonta a circa 82 milioni di euro. Le difficoltà, con cui peraltro devono fare i conti tutte le Regioni dal 2020, non sono più sostenibili senza l’intervento urgente del Governo, ha ammonito Donini puntando il dito contro i mancati ristori dell’esecutivo che non coprono le spese straordinarie sostenute per contrastare la pandemia.
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