REGGIO EMILIA – La fotografia è relativa al 2024. L’ha scattata l’istituto Ispra. Serve in teoria a capire quanto suolo viene coperto di anno in anno con strade o edifici. Nella nostra regione, Reggio Emilia è la seconda provincia per consumo, pari all’11% in un anno. Più o meno la stessa quota di Modena, mentre Rimini, la più “affamata”, è arrivata al 12,6%.
Nella classifica dei comuni capoluogo, Reggio arriva terza con 4.930 ettari di territorio consumato. In confronto, Ravenna, posizionata in cima alla classifica, ne ha utilizzato il 50% in più; Parma, terza nella graduatoria, il 14% in più.
Numeri che vanno però contestualizzati, spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Carlo Pasini: “Tengono conto delle visioni dall’alto dei cantieri, si può avere una visione distorta del comportamento dell’amministrazione”. Nel conteggio dell’Ispra, spiega Pasini, è finita anche la riqualificazione del parco della Reggia di Rivalta con “25 ettari di parco realizzati”.
I dati statistici contemplano inoltre i pannelli solari installati a terra pur trattandosi di strutture rimuovibili. Da considerare c’è, poi, il prolungamento della tangenziale Nord, certamente un cantiere impattante: “Però – ha spiegato Pasini – è un intervento che aspettiamo da 20 anni”. Dopo una pausa di tre anni, il Comune ha ultimamente rilasciato nuove autorizzazioni a costruire; si tratta però di interventi di dimensioni contenute, “nove ettari in tutto”.
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