SASSUOLO (Modena) – La Guardia di Finanza di Bologna ha confiscato a un’imprenditrice di origini sassolesi, ora agli arresti domiciliari, un patrimonio del valore complessivo di 9 milioni di euro. Eseguendo un provvedimento del Tribunale di Reggio Emilia, i militari hanno sottoposto a vincolo una villa di lusso, abitazioni e autorimesse, terreni e compendi aziendali di società operanti nei settori immobiliare e del commercio all’ingrosso di materie plastiche, intervenendo tra le province di Milano, Rimini, Modena, Padova e Reggio Emilia.
La donna sassolese di 65 anni, ai domiciliari in una casa di cura in provincia di Como, è stata coinvolta negli ultimi 32 anni in numerose vicende penali, subendo anche condanne in via definitiva per reati di natura economico-finanziaria: si parla di estorsione, minaccia, calunnia, falso ideologico e materiale, evasione ed elusione fiscale, truffa, bancarotta fraudolenta e ricorso a fatture per operazioni inesistenti.
La confisca dei beni è l’epilogo di articolate e complesse indagini condotte, ai sensi del “Codice Antimafia”, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Il lavoro ha permesso di ricostruire la marcata sproporzione tra i redditi, pressoché inesistenti, e il patrimonio immobiliare nella sua effettiva disponibilità.
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