BOLOGNA – Marcello Bonvicini è il nuovo presidente di Confagricoltura Emilia Romagna. Questa mattina l’elezione a Bologna. Ha scelto come suoi vicepresidenti Andrea Betti, numero uno di Confagricoltura Ravenna, e Gianluca Vertuani, al vertice di Confagricoltura Ferrara. Bonvicini, che dal 2015 ricopre la stessa carica in Confagricoltura Reggio Emilia al suo secondo mandato, riceve il testimone da Eugenia Bergamaschi. “Sono orgoglioso di questo incarico – ha detto – Il senso di appartenenza alla centenaria organizzazione agricola mi stimola a proseguire l’impegno sindacale. Ora lavorerò per dare risposte concrete alle 12mila aziende associate della regione”.
Le azioni su cui il neopresidente baserà il proprio documento di programmazione sono essenzialmente tre. “Dal punto di vista istituzionale/sindacale intendiamo dar seguito ai temi redatti nel documento per le politiche regionali e a quelli deliberati dal Consiglio della Federazione. Quanto ai rapporti esterni realizzeremo azioni di rilancio che riguarderanno non solo le attività con la nuova Giunta Regionale, da cui auspichiamo la medesima collaborazione che avevamo instaurato con quella uscente, ma anche Agrinsieme, il rapporto con le altre organizzazioni di rappresentanza (commercio, artigianato, cooperazione, agricoltura) e le relazioni con le principali forze politiche presenti nel consiglio regionale. L’obiettivo è quello di portare Confagricoltura Emilia Romagna tra i protagonisti dell’economia regionale”.

Da sinistra Vertuani, Bonvicini, Betti
Terzo, ma non ultimo, nell’ambito dei rapporti interni, continua Bonvicini, “vogliamo strutturare un raccordo con la Confederazione nazionale per un’azione sindacale unitaria e intendiamo condurre politiche di coesione e di comune azione con le province. Lavoreremo inoltre per favorire raccordi fra le Unioni e fra queste e la Federazione al fine di razionalizzare le attività, contenere i costi ed aumentare l’efficienza e la qualità del lavoro svolto. Ancora, la nostra guida sarà volta a costruire una Federazione strutturata per rispondere alle aspettative del territorio e per presidiare ambiti strategici come il supporto legale per le problematiche ambientali, il raccordo con gli uffici di Bruxelles e la futura programmazione. Costruiremo un modello organizzativo a supporto delle Unioni e avvieremo iniziative sul fronte economico e del prodotto per valorizzare le produzioni e dare reddito alle imprese”.
“Ci aspettano sfide dure – chiosa Bonvicini – a partire dalla crisi del settore frutticolo e dalle esigenze imprevedibili dell’agricoltura ai tempi del Climate Change. Avremo a che fare anche con la definizione della pianificazione regionale nell’ambito del Piano di sviluppo rurale e con un’azione sindacale da condurre su più tavoli, da quello regionale a quello nazionale, fino a Bruxelles”.
Bonvicini, che dal 1996 guida “La Libertà”, cooperativa agricola produttrice di cereali, barbabietole da zucchero, riso e orticole, con sede a Santa Vittoria di Gualtieri, ricopre, tra gli altri, anche la carica di vicepresidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e quella, fresca di nomina venerdì scorso, di consigliere provinciale di Confcooperative Reggio Emilia.