CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “E’ stato importante, dopo Scandiano e dopo Rubiera, fare un incontro anche a Casalgrande perché anche qui sono diverse le famiglie colpite”. In meno di una settimana quasi quattrocento persone hanno partecipato alle assemblee pubbliche organizzate per fornire indicazioni utili ai cittadini danneggiati dallo Studio Graziella Castiglioni, l’agenzia di amministrazioni condominiali che ha chiuso i battenti lasciando un numero ingente di bollette e fatture non pagate. Tra i fornitori rimasti all’asciutto, all’oscuro dei condòmini per i quali i saldi risultavano effettuati, ci sono, oltre alle compagnie energetiche, giardinieri, artigiani dell’edilizia, idraulici ed anche assicuratori.
Una vicenda che stata portata all’attenzione del Parlamento dal parlamentare dem Andrea Rossi, organizzatore dell’incontro che si è svolto a Casalgrande, comune di cui è stato sindaco, e che dovrà con tutta probabilità pagare una seconda volta alcune utenze dei propri uffici collocati a un passo dal municipio, in un edificio che era gestito dall’amministratrice finita indagata.
Martedì anche l’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si occuperà del caso. Così il consigliere regionale Federico Amico (Er Coraggiosa): “Porterò in aula una interrogazione per chiedere alla Regione di accompagnare le amministrazioni locali nella interlocuzione con le multiutility per evitare distacchi, e per accompagnare gli enti locali nel dialogo con le banche”.
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