REGGIO EMILIA – E’ stato condannato Orjol Lame, il 35enne conducente della Fiat Stilo che il 30 ottobre 2022, lungo la via Emilia a Gaida, uscendo di strada si schiantò contro una casa. Uno scontro violentissimo con un bilancio tragico. Nell’impatto, infatti, morirono la compagna di 22 anni, Shane Hyseni, il figlioletto della coppia Matthias di poco più di un anno oltre ai fratelli della giovane, Resat e Rejana, di 11 e 9 anni.
Il verdetto, emesso dal Gup Luca Ramponi, è di 7 anni e 4 mesi di reclusione con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. L’accusa è omicidio stradale plurimo aggravato. Il giudice ha inoltre obbligato il condannato al versamento di una provvisionale da 600mila euro alle parti civili. Orjol Lame non era in aula durante la lettura della sentenza.
“Il giudice ha riconosciuto al mio assistito le attenuanti generiche che hanno mitigato la pena – le parole dell’avvocato Giuseppe Caldarola, legale di Lame – D’altronde, dopo essere rientrato negli anni scorsi in Albania, ha deciso di fare ritorno in Italia e affrontare la giustizia. Questo, logicamente, ha fatto la differenza”.
La pena, tra l’altro, è in stand by poiché non è ancora stato sbloccato il lato civilistico della tragedia che comprende assicurazioni e fondo vittime della strada. “Qualora si sbloccasse a nostro favore – ha aggiunto Caldarola – la pena verrebbe abbreviata di un ulteriore terzo. In caso contrario, valuteremo l’appello”.
Ha espresso soddisfazione anche Nicola Termanini, che invece assisteva la famiglia Hyseni. “La pena irrogata è severa e proporzionata alla gravità della condotta e del danno che è stato cagionato alle vittime e ai loro familiari, tanto da risultare superiore anche rispetto alla richiesta del pubblico ministero di 6 anni e 8 mesi. Resta il dolore dei miei assistiti, immenso, incalcolabile, che nessuna sentenza potrà mai affievolire”.
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