BIBBIANO (Reggio Emilia) – Tramite visite a casa degli anziani, in cui si spacciava come una conoscente o lontana parente, carpiva la loro fiducia degli anziani per poi derubarli dei preziosi, ricorrendo a tecniche quali l’abbraccio per sfilare il portafogli o strappare la catenina.
In questo modo tra il 2006 e il 2012 tra le province di Reggio, Modena e Parma una 53enne ha effettuato decine di furti, a volte sfociati in rapine improprie avendo usato violenza per assicurarsi la fuga. Inoltre nel curriculum della donna ci sono anche condanne per false dichiarazioni sulla propria identità personale (due episodi commessi a Modena e Verona rispettivamente nel 2011 e nel 2017) e per inosservanza alla sorveglianza speciale commessa nel 2017 in provincia di Reggio Emilia.
Arrestata nell’agosto del 2023 aveva ottenuto a marzo di quest’anno la misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale venendo scarcerata. Ora è arrivata però l’esecuzione di un’ulteriore misura detentiva, per la pena residua di anni 11 e 2 mesi di reclusione (comprensivi della pena precedentemente considerata). La donna quindi è stata accompagnata in carcere.
I carabinieri di Bibbiano, nel cui comune la 53enne risiede hanno dato atto al provvedimento: cumulando le pene già scontate, sarà scarcerata il 28 gennaio 2029.
Tra i vari colpi commessi ai danni di anziani il più grave risale al 2006 e fu compiuto a Montecchio: si era introdotta in casa di un’anziana e con un complice sopraggiunto in seconda battuta, aveva svuotato la cassaforte di tutti i preziosi usando violenza per assicurarsi la fuga quando la vittima si era accorta del furto.