REGGIO EMILIA – “L’affidamento della nuova concessione cinquantennale dell’autostrada A22 Brennero-Modena rappresenta un aspetto di cruciale importanza per i territori da noi amministrati”. Comincia così la lettera inviata al ministero delle Infrastrutture e firmata da tutti i soci pubblici di A22 che rappresentano le province di Modena, Reggio Emilia, Mantova, Verona, Trento e Bolzano.
In gioco c’è il futuro di un’arteria determinante per l’economia italiana, che passa dal rinnovo di una concessione scaduta ormai da una decina d’anni e che, dal governo Draghi in poi, pareva indirizzata a un rinnovo che tenesse conto della prelazione a favore di chi quel tratto di strada l’ha gestito in passato e nel presente. Una gara da rivedere, secondo il parere di Aiscat, l’associazione delle concessionarie, arrivata dopo il ricorso al Tar del Lazio di Autostrade per l’Italia. Il rischio è dunque quello che venga meno la prelazione a favore degli attuali soci, pubblici e privati.
Chi chiede l’annullamento del bando lo fa sposando la causa della libera concorrenza ma anche mettendo in discussione il modello tariffario proposto. Due passaggi che i soci pubblici respingono al mittente nella lettera inviata al ministro Salvini. L’attuale concessionario ha proposto un project financing da 9,2 miliardi da distribuire nel corso dei 50 anni di concessione contribuendo allo sviluppo dei territori attraversati dall’autostrada. “Le nostre comunità – sottolineano gli enti pubblici – trovano nell’A22 uno straordinario volano di sviluppo, ma vengono al contempo interessate da un’ingente mole di traffico di attraversamento i cui benefici si riverberano su tutto il Paese”.
Concessione A22, i soci pubblici scrivono al Ministro Salvini. VIDEO
10 febbraio 2025Le Province di Modena, Reggio Emilia, Mantova, Verona, Trento e Bolzano difendono il principio della prelazione in vista del bando che assegnerà la concessione per i prossimi 50 anni