REGGIO EMILIA – Sono rimasti per tutto il tempo l’uno accanto all’altro, Anuar e Hicham, come erano uno accanto all’altro a bordo dell’auto in quel pomeriggio maledetto. Attorno ai due giovani c’erano i familiari, gli amici, i colleghi di lavori, i compagni delle avventure sportive, tantissimi giovani riuniti per affrontare il dolore.
Erano alcune centinaia le persone che si sono riunite alla moschea di via Gioia, per l’occasione aperta anche a chi non professa la fede islamica. Le salme sono arrivate insieme dal cimitero di Coviolo e per l’inizio della cerimonia si è dovuto attendere la fine del momento di preghiera. Davanti alle due bare, i familiari hanno manifestato un dolore molto composto. La mamma di Hichman non ha retto, si è accasciata a terra ed è stata soccorsa.
In tanti non sono riusciti a trattenere le lacrime, ancora increduli nel ripensare a quanto successo a Caprara di Campegine: il carico di lamiere perso dal furgone che travolge la vettura. Il conducente, Francesco Riillo, si trova in carcere dopo l’arresto con le accuse di omicidio stradale aggravato dall’avere la patente sospesa, lesioni gravissime e fuga da incidente. Il terzo amico, unico sopravvissuto, è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Parma.
All’interno della moschea è stato l’Imam a celebrare il funerale con il rito islamico. Ha letto i versi del Corano e recitato le sue preghiere per il 21enne Hicham Outtas, operaio alla Kohler, promessa della Boxe alla Boxe Tricolore, e per il 19enne Anuar Mastaki, operaio da qualche mese in una azienda del Villaggio Crostolo ed ex calciatore nella Reggio Calcio. Entrambi vivevano in città. Al termine della cerimonia, i due giovani sono tornati al cimitero di Coviolo per la sepoltura nell’area del camposanto dedicata ai musulmani, sempre uno accanto all’altro.
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