REGGIO EMILIA – Realizzare attività rivolte alla conservazione delle aree boschive e favorire l’utilizzo di energie alternative. Il tutto attraverso investimenti certificati, vale a dire corredati della documentazione dimostrante l’avvenuto risparmio di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Il progetto ambizioso, denominato RiVi.Ve.Re, è rivolto alle imprese che puntano a mettere in evidenza i comportamenti adottati a salvaguardia dell’ecosistema. “Permetterà al mondo produttivo di compensare le proprie emissioni prendendosi cura di un pezzo di una foresta dell’Appennino”, ha detto Edwin Ferrari, presidente di Legacoop Emilia Ovest.
Meno di un anno fa, con un altro progetto, Legacoop Emilia Ovest aveva, tra le altre cose, acquisito crediti di carbonio, certificati dall’Onu, per la riforestazione di un’area del Brasile: “Ora, questa attitudine la realizziamo con interventi molto vicini a noi”. Interessata da una gestione che ne accrescerà i livelli di assorbimento di Co2 e una efficace protezione dagli incendi è una zona sul crinale vasta 35mila ettari.
Partner di Legacoop Emilia Ovest è il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, che dovrà quantificare gli impatti benefici generati a favore dell’ambiente, traducendoli in crediti di sostenibilità che verranno ceduti alle aziende interessate ad acquistarli, attraverso un’apposita piattaforma. “Una novità assoluta, permette di mettere a valore i boschi che forme di collaborazione e cooperazione come gli usi civici hanno messo a disposizione per fare pianificazione e gestione sostenibile”, le parole di Fausto Giovanelli, presidente del parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
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