REGGIO EMILIA – Dopo diversi anni di congelamento della pressione fiscale, il Comune di Reggio mette mano a una manovra che ha l’obiettivo di confermare il livello dei servizi, potenziando quelli rivolti ad alcune categorie come famiglie, minori e disabili.
Lo strumento è un mix di misure che puntano a un aumento del gettito di 4 milioni di euro e che non mancheranno di sollevare polemiche. Lo schema di bilancio è stato approvato oggi dalla giunta e il 9 marzo arriverà in Sala del Tricolore.
La novità principale è la revisione delle aliquote dell’addizionale comunale Irpef. Le tre aliquote più elevate, quelle per i redditi superiori a 28mila euro, resteranno inalterate, anche perché non possono per legge superare lo 0,80% e dunque i margini di incremento o non ci sono o sono insignificanti. L’aliquota più bassa, quella per i redditi fino a 15mila euro, passerà dallo 0,49 allo 0,69%. Ma si tratterà di un aumento virtuale, perché contestualmente sarà confermata la fascia di esenzione a 15mila euro. L’incremento reale si concentrerà sulla fascia di reddito fra i 15mila e i 28mila euro. In questo caso l’aliquota salirà dallo 0,51 allo 0,71%, con un gettito aggiuntivo di 3,8 milioni di euro.
Oggi il Comune incassa circa 14 milioni di euro di Irpef all’anno. La previsione è di arrivare a circa 18. Altre ipotesi, come l’introduzione di un’aliquota unica allo 0,80% o l’abbassamento della soglia di esenzione da 15mila a 12mila euro, sono state valutate ma infine scartate. Alla manovra sull’Irpef si aggiungeranno altri due interventi: un ritocco della tassa di occupazione del suolo pubblico e l’introduzione, a partire da settembre, della tassa di soggiorno. L’importo andrà da 1 a 4 euro al giorno a seconda del tipo di sistemazione alberghiera, con un gettito stimato di 600mila euro.
Dissenso è stato espresso da Cgil, Cisl e Uil: “Di fatto – dicono – si prefigura un’aliquota quasi uguale per tutti, superando il criterio di progressività previsto dalla Costituzione”. Secondo i sindacati, i crescenti costi dei servizi dovrebbero essere sostenuti anche attraverso la rimodulazione delle imposte sul patrimonio immobiliare.
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