REGGIO EMILIA – I servizi sociali provvedono ad eseguire un allontanamento ex art. 403 esclusivamente quando emergono elementi di grave pregiudizio, circostanziati e specifici, che potrebbero mettere a rischio l’incolumità del minore. Lo conferma l’esiguo numero di questo tipo di provvedimenti che hanno sempre carattere di emergenza e sono valutati con la massima attenzione. Ai genitori l’atto viene notificato nella stessa giornata in cui è eseguito, avendo cura di informarli sulle condizioni di salute psicofisiche del figlio, salvo ovviamente le informazioni oggetto di indagine.
La spiegazione dal Comune di Reggio dopo un nostro servizio in cui vi abbiamo raccontato il caso di una bimba allontanata dalla casa famigliare per sospetti maltrattamenti da parte della madre e l’angoscia del padre non accusato ma rimasto, a suo dire, senza informazioni sulla vicenda per diversi giorni
Nelle ore immediatamente successive – spiega ancora il Comune – i genitori sono sentiti dal giudice del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna, che valuta se convalidare il provvedimento, disponendo la collocazione del minore e la possibilità di incontri con la famiglia in un ambiente protetto. Intanto, i Servizi Sociali lavorano d’intesa con la famiglia per capire le possibilità di collaborare e di superare le cause che hanno portato al provvedimento, sempre nei limiti e vincoli posti dall’autorità giudiziaria.
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