BIBBIANO (Reggio Emilia) – “Abbiamo deciso, anzichè di tagliarli, di chiedere uno sforzo con un aumento delle tariffe. Le nostre tariffe erano ferme da più di dieci anni, la fiscalità generale del Comune aveva assorbito tutte quelle che erano le difficoltà delle spese di questi anni. Non facendocela più abbiamo dovuto chiedere alle famiglie uno sforzo”. Così il sindaco di Bibbiano Stefano Marazzi.
Ammonta ad un milione ed 800 mila euro la spesa che il Comune di Bibbiano deve sostenere per i servizi essenziali. Finora l’amministrazione ha coperto il 60% dei costi. Ma quest’anno, la chiusura del bilancio si è rivelata più difficile. “Le cose che hanno inciso maggiormente nella difficoltà di chiudere il bilancio preventivo 2025 – 2027 sono da riferirsi ai minori trasferimenti da parte del Governo centrale che colpiscono in particolare gli enti locali, le maggiori spese dovute ai rinnovi doverosi dei contratti del personale dipendente dei comuni e delle cooperative sociali”.
L’aumento delle tariffe porterà un po’ di ossigeno, circa 100 mila euro per il funzionamento dei servizi, dalla scuola d’infanzia alle mense, dai trasporti pubblici al centro diurno: “E’ una scelta che abbiamo fatto non a cuor leggero, le tariffe adesso si allineano a quelle medie della Val d’Enza, perchè le nostre erano tendenzialmente più basse. C’è una progressività, quindi le fasce più deboli sono tutelate. C’è però un grido d’allarme come sindaci nei confronti degli enti sovrordinati, in particolare dello Stato, perchè gli Enti Locali sopperiscono a tante funzioni che non sono a loro demandate, in solitudine, senza sostegno da parte dello Stato e questo è un atteggiamento che credo debba essere cambiato da parte del Governo centrale”.
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