REGGIO EMILIA – All’interno del centro storico di Reggio ci sono spazi chiusi alle auto ma molto frequentati e nei quali, secondo l’indagine che il Comune ha commissionato al politecnico di Milano, la presenza di spazi sfitti è più bassa rispetto ad altre aree. E’ il caso di via Panciroli: uno spazio pedonale, curato, con diverse attività e bello da attraversare.
Questa è una zona di piccole attività commerciali, alimentari e non: ci sono bar storici e locali aperti di recente, negozi di artigianato e di servizio per le persone. Qui si cerca di attirare i clienti anche con proposte alternative. “E’ un vantaggio secondo me – spiega Francesca Panciroli di Interno 3 – perchè essendoci poche proposte di cucina vegana, è un luogo di incontro sia per le persone che sono vegane che per persone che hanno voglia di creare nuove cucine”.
Anche via Guasco sta vivendo una fase di rivitalizzazione, dopo la fine dei lavori di riqualificazione. Piazza Kobe Bryant, da svincolo a servizio della circonvallazione è diventato uno spazio per chi si sposta a piedi o in bicicletta lungo un percorso che affianca il palasport e porta a Corso Garibaldi: un sistema, quello di via Guasco e piazza Gioberti, che sembra funzionare. Oggi via Guasco, da piazza Gioberti a piazza Kobe Bryant è tutta un alternarsi di attività e tante attività.
Qui convivono negozi vintage, alimentari etnici e botteghe di vicinato. Poi ci sono i locali. Alcuni hanno aperto con non poche difficoltà durante la pandemia e quando il palasport era ancora chiuso per la ristrutturazione: oggi sono un punto di riferimento per i più giovani. “La pedonalizzazione è stata molto importante perché dà quel tocco carino, pulito e ordinato nel contesto di una via che è sempre stata di passaggio”, sottolinea Stefano Corradi di Guascone Vermuteria.
All’interno dell’esagono, c’è poi una situazione opposta: via Dante Alighieri. Aperta a tutti, è la via che costeggia la Ztl e dalla stazione e dalla circonvallazione porta verso i Musei e le piazze dei Teatri, passando accanto, oltre che alla Questura, ai chiostri di San Domenico e Palazzo da Mosto. Lungo i marciapiedi anche molto stretti e dalla pavimentazione in parte sconnessa troviamo qualche negozio etnico ed alcune attività di servizio rivolte a persone immigrate. “Via Dante Alighieri è praticamente l’unica via di grande traffico che porta all’interno del centro e la situazione del commercio è quella che via abbiamo mostrato”.
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