REGGIO EMILIA – Gli obblighi antiriciclaggio e la segnalazione delle operazioni sospette sono stati al centro di un convegno promosso dall’Ordine di Commercialisti a cui sono intervenuti i vertici delle forze dell’ordine e il Procuratore capo Paci. “Questo tipo di incontri – ha detto Paci – deve servire a stimolare la cultura della prevenzione perché purtroppo – lo registriamo nelle nostre indagini – il coinvolgimento di operatori professionali che avrebbero l’obbligo di denunciare determinate operatività ma non non lo fanno è preoccupante”.
Il Prefetto, il Questore, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di finanza, rappresentanti dell’Unità di Informazione finanziaria e della commissione antiriciclaggio dell’Ordine dei commercialisti di Milano: il convegno che si è svolto all’hotel Astoria ha messo a confronto tutte le voci più autorevoli nell’analisi del fenomeno delle operazioni sospette.
Un fenomeno in crescita, soprattutto in Emilia-Romagna. Ma è stato il Procuratore capo Calogero Gaetano Paci a sottolineare ancora una volta che le segnalazioni che arrivano dai professionisti sono pochissime. E lo ha fatto rivolgendosi dal palco direttamente al presidente dell’Ordine dei commercialisti di Reggio Massimo Giaroli. “Io già diverse volte, lei lo sa qual è il mio pensiero, gliel’ho segnalato e continuo a farlo, perché ritengo che tutti gli operatori professionali insieme alle istituzioni devono intestarsi una battaglia: quella di difendere l’imprenditoria sana e onesta” ha spiegato.
Il comandante della Guardia di Finanza Ivan Bixio ha parlato di 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti scoperte in due anni dalle fiamme gialle e ha ricordato ai professionisti in sala che le segnalazioni sono assolutamente anonime. L’Ordine non è sordo agli appelli. Afferma Paola Pizzetti, vicepresidente dell’Ordine Commercialisti di Reggio: “Questo è un problema generalizzato che riguarda tutto il Paese, non solo la nostra provincia. Noi come Ordine cerchiamo di fare formazione e anche con questo convegno vogliamo incentivare i colleghi a fare le segnalazioni”.
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