REGGIOLO (Reggio Emilia) – 19 marzo 2025: Comer Industries diffonde i conti del 2024. Il gruppo di Reggiolo comunica al mercato un margine operativo lordo di 157 milioni di euro, pari al 16,7% dei ricavi. Ma quando poi l’azienda si siede al tavolo con i sindacati, dice che il margine operativo è del 15%, inferiore cioè alla soglia necessaria per fare scattare il premio di risultato aziendale, che avrebbe portato nelle tasche dei lavoratori circa 800 euro. E’ questo l’episodio che ha provocato lo sciopero.
Ma le due facce di Comer, sostengono i sindacati, si manifestano anche in altro modo. Da una parte c’è un gruppo industriale che cresce e macina profitti, più di 160 milioni di euro solo nell’ultimo biennio, dall’altra un’azienda che nel 2024 ha fatto un ricorso massiccio alla cassa integrazione ordinaria, sia tra gli operai che tra gli impiegati. Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso molti lavoratori hanno fatto un mese di cassa integrazione, con una perdita di salario di 1.800 euro.
Una situazione, dicono Fiom e Uilm, che stride con la decisione dell’assemblea del 29 aprile di distribuire agli azionisti quasi 23 milioni di dividendi. Primo azionista di Comer è la società Eagles Oak, partecipata con quote paritetiche da Matteo, Marco, Annalisa e Cristian Storchi. Tra il 2019 e il 2023 la Eagles Oak ha distribuito ai quattro soci quasi 26 milioni di euro. Negli esercizi dal 2019 al 2024 Comer ha anche riconosciuto agli amministratori compensi per poco meno di 19 milioni di euro, finiti in larga parte al presidente e amministratore delegato Matteo Storchi.
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