REGGIO EMILIA – Dieci anni fa in città c’erano 39 farmacie, 26 delle quali di Fcr, l’azienda partecipata del Comune, mentre erano 13 quelle private. Il decreto Monti del 2012 ha inserito nella pianta organica la possibilità di aprirne altre 13 per un totale di 52 sedi disponibili.
In questi 10 anni, però, ne sono state effettivamente aperte 9. Per legge, tutte destinate ai privati e affidate con bandi a cui potevano partecipare realtà da tutta Italia, il Comune non ha potuto aprire nuove farmacie. Questo cambierà nel 2023: il decreto Monti infatti, con un concorso straordinario, si è dato un obiettivo temporale di 10 anni. Quattro le sedi rimaste vacanti – Masone, Corte Tegge, Cavazzoli e Mancasale – anche se il bando scadrà ufficialmente il 15 settembre.
Due di queste sedi sono state già prelazionate dal Comune, che con Fcr prevede di aprirle nel 2023. Per quanto riguarda l’intera provincia, a oggi sono 155 le farmacie territoriali attive, escluse quelle ospedaliere e le parafarmacie. Il concorso straordinario ha consentito di inaugurarne 27: il tetto per aprire un nuovo presidio infatti è stato abbassato nei comuni, passando da 5mila e 3.300 abitanti. Comuni che si sono visti aumentare notevolmente la popolazione hanno chiesto, dunque, ora di poter aprire nuove sedi: è il caso di Rubiera. Stessa cosa a Scandiano: nella frazione di Pratissolo, aprirà una terza realtà comunale. Nuova farmacia in programma anche a Montecchio sempre a gestione Fcr. Anche a Campagnola, visto l’aumento dei residenti, verrà aperta una nuova struttura, extra concorso. I Comuni di Cadelbosco, Correggio e Viano per ora non hanno prelazionato la sede vacante, ma hanno tempo fino al 31 dicembre per farlo.
Reggio Emilia Fcr nuove farmacie decreto Monti