REGGIO EMILIA – In carcere una donna di 43 anni che nel 2020 era stata coinvolta nell’operazione Fast Car condotta nel reggiano nei confronti di numerose persone appartenenti ad un gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti continuato in concorso e di detenzione illegale di armi da fuoco.
Un’indagine, quella condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Castelnovo Monti, che aveva preso spunto dall’arresto a Reggio nel dicembre del 2019, di un italiano trovato in possesso di 30 grammi di cocaina e denaro contante.
Dall’analisi dei collegamenti e delle relazioni intrattenute dall’arrestato con vari soggetti è emerso il quadro di un sodalizio che era focalizzato principalmente sugli stupefacenti ma non disdegnava altri rilevanti traffici illeciti Le investigazioni hanno permesso di procedere all’arresto in flagranza reato o su ordine di cattura di 6 persone, tra cui la donna, e al sequestro di oltre 150 grammi di cocaina.
Una vicenda culminata con la sentenza di condanna, passata in giudicato, pari a 2 anni, mesi 8 di reclusione e oltre 15.000 euro di multa. Condanna a cui sono andate a sommarsi le condanne a 2 anni per trasferimento fraudolento di beni (reati commessi nel 2017 e 2018 tra le province di Reggio Emilia e Parma) e due sentenze di condanna per evasione (risalenti al novembre del 2020) per 8 e 2 mesi di reclusione.
L’ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, ha emesso il provvedimento restrittivo di cumulo pene che è stato eseguito dai Carabinieri.
Ieri mattina la donna è stata rintracciata dai carabinieri e portata in carcere dove deve scontare il residuo doi pena cioè 4 anni, 10 mesi e 29 giorni di reclusione.











