REGGIO EMILIA – Domani sera alle 20.30 al Palabigi l’ultima partita del girone della Champions League con la Unahotels opposta agli ungheresi del Falco. Della finora sorprendente stagione della Pallacanestro Reggiana si è ovviamente parlato ieri a Reggio a Canestro con un ospite davvero speciale: coach Dan Peterson.
“Amici sportivi buona sera”. Bastano queste parole e negli appassionati del basket, dello sport e non solo, riaffiorano anni di ricordi ed emozioni. L’allenatore americano, legato indissolubilmente all’Olimpia Milano (una coppa dei campioni, una coppa Korac, cinque campionati e tre coppe Italia), ha commentato la stagione della Unahotels. “Vincere cinque gare di fila in A non è una cosa casuale, dietro c’è una storia e una programmazione”.
Una carriera da allenatore, la sua, costruita sull’intelligenza tattica e sul lavoro motivazionale con i giocatori: “In questo senso – ha detto – coach Priftis dovrebbe essere eletto allenatore dell’anno, perché trasmette calma e tranquillità ai giocatori nei momenti difficili. Poche parole e molta chiarezza, ognuno vuole sapere quello che deve fare”.
Dan Peterson ricorda tutti i giovani, e non solo, lanciati dalla Pallacanestro Reggiana. E oggi punta su Momo Faye: “Montecchi, che ho avuto a un camp, poi Gianluca Basile. Mitchell era già affermato quando è arrivato, ma a Reggio è migliorato. Adesso tocca a Faye, ma deve lavorare duramente e non pensare di essere già arrivato. E anche qui l’allenatore deve essere bravo: essere esigente e trasmettere fiducia”.
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