REGGIO EMILIA – Sui pagamenti elettronici, Cna chiede più chiarezza alle banche per rendere concreti i contenuti firmati nel protocollo dello scorso anno. Il 27 luglio 2023 Cna è stata tra le associazioni che hanno sottoscritto un patto per la mitigazione, maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici. Nel 2024 Cna Reggio ha ha svolto un’indagine che ha coinvolto sessanta imprese associate, a riguardo proprio delle commissioni applicate dai loro fornitori di riferimento all’utilizzo di bancomat e carte di credito. Questo il risultato.
Afferma Azio Sezzi, Presidente Cna Reggio: “Noi vediamo delle oscillazioni molto forti anche all’interno degli stessi istituti – ha detto Azio Sezzi, direttore generale di Cna Reggio – Per il bancomat oscillano tra lo 0,12% e il 2%, che vuol dire quasi 17 volte, e per le carta di credito dallo 0,46 % al 2%. La media è 1,20% per la carta di credito e la media è 0,69% per il bancomat”.
L’Italia, nel 2022, era al terzultimo posto per l’uso di carte di pagamento ma prima per presenza di terminali POS, 3 milioni e 600mila sul territorio nazionale. Nel 2023 il volume d’affari dei pagamenti elettronici è stato di 444 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Cna ha voluto mandare un doppio messaggio.
“Alle nostre imprese – prosegue Sezzi – diciamo di prestare attenzione. Fate le vostre valutazioni, ragionate, comparate e verificate lo stato attuale delle condizioni che vi vengono fornite. Alle banche chiediamo di recuperare lo spirito del protocollo e quindi di continuare di proseguire nel lavoro di mitigazione e comparazione delle commissioni dei costi del pagamento elettronico”.
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