REGGIOLO (Reggio Emilia) – Un folto gruppo di soci della Cooperativa Muratori di Reggiolo chiede alla Procura di Reggio di far luce sul dissesto dell’azienda. Attraverso l’avvocato romano Maurizio Barca, circa 250 soci prestatori hanno presentato una denuncia chiedendo alla magistratura di far luce su una serie di operazioni che precedettero il crac.
La CMR finì gambe all’aria nel 2012, travolta dalla crisi di liquidità conseguente alla paralisi del maxi-piano edilizio di Parco Ottavi, nella zona sud-ovest di Reggio. Quando portò i libri in Tribunale, la cooperativa aveva 149 milioni di debiti, 44 dei quali verso i soci prestatori.
La proposta di concordato sottoposta all’assemblea dei creditori prevedeva di rimborsare il 100% in tre anni ai creditori privilegiati e il 67% ai creditori chirografari, soci compresi, entro il 2019. Come accade non di rado nelle procedure di concordato, però, le cose sono andate diversamente. Il liquidatore giudiziale Edi Bertolini è riuscita a recuperare più di 60 milioni di euro, ma la procedura di liquidazione si è rivelata difficile e assai onerosa, tanto che resta ancora un passivo di oltre 90 milioni.
La situazione dei soci prestatori, poi, non ha fatto passi avanti dal lontano 2013, quando una operazione straordinaria di solidarietà intercooperativa gestita da Legacoop consentì di raccogliere 17,6 milioni di euro per rimborsare il 40% delle somme prestate dai soci a CMR.
CMR, i soci chiedono di indagare sul Crac. VIDEO
9 agosto 2022In 250 tra i soci prestatori della Cooperativa Muratori di Reggiolo hanno presentato una denuncia in procura: chiedono alla magistratura che venga fatta luce su una serie di operazioni. Nella procedura di liquidazione resta un passivo di oltre 90 milioni di euro