REGGIO EMILIA – Cresce il movimento schermistico in città e la sede di via Melato del Club Scherma Koala da tempo non è più adeguata. Ne ha parlato il maestro e fondatore della società, Massimo Bertacchini, a Buongiorno Reggio.
“Siamo cresciuti anche come tipo di attività, perché come è noto facciamo sia la paralimpica che l’olimpica, accogliamo ragazzi con problematiche fisiche e mentali e lo spazio è diventato veramente piccolo”. Quando, nel 2003, la società si è trasferita dal Mirabello nella sala d’armi di via Melato, gli iscritti erano un centinaio. Dopo più di 20 anni, anche grazie a un intenso programma di attività che viene portato avanti nelle scuole, i numeri sono aumentati: gli atleti sono 220, dai bambini ai master. “Abbiamo i bambini di 6 anni che possono fare attività, che all’inizio è un’attività ludica improntata sul gioco, aspetto importantissimo, fino ai master sia agonisti che non agonisti. E’ uno sport individuale, ma necessita del compagno di allenamento perché senza di lui non ci sarebbe la possibilità di allenarsi per conto proprio”.
Per la Scherma Koala una soluzione già ci sarebbe: “In questi giorni si sta parlando con la Fondazione dello sport dell’acquisizione dello spazio lasciato libero accanto a noi della Medicina dello Sport, per riuscire a gestire la scherma olimpica, ma in particolare quella paralimpica. Attualmente, abbiamo una situazione molto rischiosa dal punto di vista della sicurezza perché montiamo le pedane paralimpiche in fondo a quelle olimpiche e gli spazi non possono essere rispettati. Chiediamo agli atleti di fare un grosso sforzo di attenzione, mi auguro che si riesca a ottenere questo ampliamento perché ci consentirebbe di lavorare in maniera adeguata con tutti i gruppi”.
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