REGGIO EMILIA – “Oltre 100 euro di aumento compensa abbondantemente la perdita del potere d’acquisto, con la contrattazione collettiva aziendale in alcuni casi siamo riusciti ad aumentare il potere d’acquisto”.
Proteggere i salari dall’inflazione. Il meccanismo che lo ha consentito per i metalmeccanici ha un nome, si chiama “clausola di garanzia”. Inserita nel rinnovo contrattuale di due anni fa, i suoi effetti, che riguardano l’adeguamento al costo della vita, si sono fatti sentire nelle buste paga a partire da giugno. Miglioramenti che nella nostra provincia coinvolgono oltre quarantamila lavoratori. Più della metà sono inoltre interessati da trattative di contrattazione aziendali, che rappresentano un’altra fonte di reddito. “Oltre 25 sono i contratti aziendali firmati negli ultimi due mesi – spiega il segretario provinciale della Fiom Cgil Simone Vecchi – Quasi tutti questi vedono aumenti di salario fisso mensile, su 13 o anche 14 mensilità, laddove esiste la 14sima che vanno dai 50 fino anche ai 105 euro”.
Di 105 euro è stato l’aumento previsto nell’integrativo della Argo Tractor. Rialzi analoghi li hanno ottenuti i lavoratori di Immergas e Kohler Lombardini. Una consapevolezza e un’incoraggiamento a chiedere di più è giunto dall’analisi, compiuta un anno fa dalla Fiom-Cgil reggiana, che aveva messo in evidenza profitti da record da parte delle aziende, a fronte di salari fermi al palo.
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