CIVAGO (Villa Minozzo, Reggio Emilia) – Da diversi giorni a Civago non funzionano i cellulari. Vodafone, l’unico operatore che copre la zona, ha spesso guasti al ripetitore. Riceviamo e pubblichiamo la leggera di Marcello Nizzoli, amante e frequentatore del nostro meraviglioso Appennino.
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Civago, nella località turistica appenninica, nel cuore del MAB UNESCO Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano continuano i disservizi della telefonia mobile.
Civago è celebre tra i molti appassionati per le sue meravigliose montagne, per gli accoglienti servizi turistici, per i suoi tre rifugi montani San Leonardo, Segheria e CAI Battisti e per le sue vertiginose vie ferrate. Sono ormai anni che l’unico operatore telefonico mobile ad offrire servizi di telefonia cellulare mobile a Civago, è Vodafone. La situazione, già molto limitata, è però ulteriormente peggiorata, è almeno dalla fine di giugno 2020, che cittadini residenti, villeggianti e turisti denunciano insieme una situazione insostenibile: il ripetitore locale di Vodafone smette spesso di funzionare isolando letteralmente la bella località appenninica, che d’estate attira anche numerosi smart-workers, che a causa di questi disservizi nelle telecomunicazioni si trovano a non poter svolgere il proprio lavoro. Sembra superfluo scrivere che per chi necessita, o per lavoro od altro del telefono cellulare, dello smartphone, questa situazione è al limite della crisi di nervi. Ci sono segnalazioni anche di persone anziane che per giorni non sono riuscite a contattare il medico. Per molti giorni, chi transitava o soggiornava a Civago non ha potuto neppure chiamare i numeri di emergenza 118 e NUE 112, in caso di bisogno del Soccorso Alpino o di una più semplice ambulanza, anche per un banale soccorso stradale. Almeno dal 2019, Civago è già stata inserita dall’UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, nelle 1.220 località italiane dove telefonare, mandare un messaggio SMS, navigare in Internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi.
Tutte le persone che frequentano Civago concordano che gli Enti Pubblici, insieme, devono fare una giusta pressione, per obbligare gli operatori privati ad ampliare le aree coperte dalla telefonia mobile, anche solo per la sicurezza e per il giusto sviluppo economico dell’Appennino Reggiano. Va detto che a Civago esiste è stata già posata la rete fissa BUL, Banda Ultra Larga, che, però non può essere ritenuta sufficiente e sostitutiva di un capillare servizio di telefonia mobile. Anche i gestori dei tre rifugi, pensano che, possibilmente, ci debba essere una minima copertura GSM, almeno per permettere il servizio telefonico di chiamata vocale. Il capoluogo, Villa Minozzo fa parte dell’elenco ufficiale dei comuni italiani disagiati e per questo, l’UE dovrebbe anche autorizzare l’uso di fondi comunitari Por Fesr anche per il giusto sviluppo del servizio pubblico di telefonia mobile, per mezzo della Regione Emilia Romagna, per installare anche ripetitori GSM, per cessare questo anacronistico isolamento. In Italia esiste una legge che obbliga gli operatori telefonici privati ad una copertura minima del 95% della popolazione che purtroppo, non considera che il 5% dei restanti cittadini italiani, vive nel 15% del territorio.
Quest’anno a Civago non ci sono però, solo cattive notizie, per la stagione estiva 2020: al Rifugio CAI Cesare Battisti è stata installata una stazione di ricarica pubblica per le biciclette elettriche a pedalata assistita. Nell’ambito di un progetto del Parco Nazionale dell’Appennino è stato finanziato il servizio pubblico di ricarica per e-bikes, alimentato da pannelli solari fotovoltaici (i ciclo escursionisti devono ricordarsi di portare con se il caricabatterie dedicato alla loro bicicletta elettrica, perché purtroppo non sono ancora universali). Il CAI di Reggio Emilia ha sviluppato una rete ben tenuta e segnalata di sentieri anche percorribili in MTB, nell’alta Val Dolo e nell’Alta Val d’Ozola (esiste anche l’APP “Sentieri” gratuita per smartphone con GPS). A Civago, spesso si possono incontrare ciclisti provenienti anche dalla Toscana e dall’Appennino Modenese. L’Albergo Val Dolo, Civago, a completamento del miglioramento del servizio d’accesso con mobilità sostenibile al Parco Nazionale, offre anche un utile noleggio di moderne e-bikes, che nel bisogno possono essere anche ricaricate proprio al Rifugio CAI Battisti, raggiungibile da Civago con una strada forestale.
Marcello Nizzoli