CIVAGO (Reggio Emilia) – Si è trovata sospesa nel vuoto, bloccata in parete. Ore di paura per una 35enne residente a Parma. L’allarme è scattato nel pomeriggio di sabato, quando, verso le 15, è partita la segnalazione da parte della diretta interessata. All’origine della situazione da panico, un sentiero imboccato per sbaglio. L’obiettivo della donna era quello di scalare la ferrata Barranco del Dolo, a Civago, comune di Villa Minozzo, una via, inaugurata sei anni fa, che si sviluppa lungo la roccia che risale dal letto del torrente.
Arrivata a un bivio, seguendo il corso d’acqua, l’appassionata di alpinisto si è diretta dalla parte opposta rispetto al punto d’inizio del percorso ferrato. Dell’errore si è accorta troppo in ritardo, quando il dislivello compiuto era già di cento metri. A quel punto, sullo strapiombo, si è trovata bloccata in piena parete, impossibilitata a muoversi.
Provata dalla fatica e dall’elevato stress emotivo, è riuscita dopo vari tentativi contattare il 112. All’istante è stato attivato il soccorso alpino. La scarsità di segnale telefonico ha complicato le operazioni. I cinque tecnici della squadra intervenuta dalla stazione Monte Cusna non sono riusciti a mettersi in contatto con la malcapitata.
Le ricerche sono così iniziate all’inizio della ferrata, in quei paraggi l’alpinista aveva indicato, erroneamente, di trovarsi. Sul posto anche i vigili del fuoco e i Carabinieri.
La svolta è giunta grazie alle grida di aiuto udite da uno dei soccorritori, che ha così individuato la zona, il tutto però con l’avvicinarsi del crepuscolo. Dato che la persona da salvare era lontana e in bilico, sono state attivate altre due squadre del soccorso alpino.
Per il recupero, gli esperti hanno prima raggiunto la sommità della crosta rocciosa per poi calarsi dall’alto, mentre altri tecnici sono saliti dal basso riuscendo a raggiungere la donna e mettendola in sicurezza. Gli aiuti si sono conclusi soltanto dopo la mezzanotte del 15 agosto. La donna è stata riaccompagnata alla sua autovettura illesa.
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