REGGIO EMILIA – “La carenza di personale è collegata agli episodi di violenza: le persone si trovano a dover sopportare attese estenuanti e così diventano aggressive. Se ci fosse più personale, i pronto soccorso funzionerebbero meglio e si potrebbero evitare simili situazioni”.
Il monito arriva dalla Cisl, che ha organizzato una serie di presidi e azioni di volantinaggio sia in città che a Bologna davanti alla sede della Regione. La carenza di personale si ripercuote in particolare nei pronto soccorso sulla sicurezza del personale stesso, alle prese con l’aggressività dell’utenza innescata dalle lunghe attese. Insulti, ma anche mani addosso. Per questo il sindacato rivolge al tempo stesso un appello alla popolazione: “L’appello che rivolgiamo alla popolazione è di portare pazienza, perché il personale è lì per curare loro”.
La Regione, nei giorni scorsi, ha annunciato l’impegno a ridurre i tempi delle liste di attesa per visite e prestazioni che si erano appesantite a causa dell’emergenza sanitaria. Un percorso – ammonisce il sindacato – che rischia, però, di spremere il personale in servizio: “Si vogliono abbattere le liste di attesa chiedendo al personale in servizio ore e ore di straordinario”.
Dopo le mobilitazioni a Reggio Emilia di fine giugno, dal 4 luglio la Cisl sarà in presidio permanente a Bologna sotto la sede della Regione.
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