ROMA – “Per 11 mila tra docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici in servizio nelle scuole reggiane, dalle materne alle superiori: con la firma dell’intesa economica sul contratto nazionale della scuola (2022-2024) arriva più stipendio stabile, il recupero degli arretrati e una somma una tantum: una buona notizia”. A dirlo Ciro Fiore di Cisl Scuola che evidenzia i risultati ottenuti nel corso della trattativa con il Governo.
“I pagamenti – spiega il sindacato – arriveranno subito dopo il via libera della Corte dei Conti, atteso tra dicembre e gennaio 2026”. Ci saranno però novità e protezioni anche per i 2.640 precari che di fatto salvano la scuola pubblica reggiana (sono il 24% del totale organici): per loro gli aumenti dell’intesa valgono comunque, gli arretrati spettano pro-quota e la quota fissa più alta accresce i contributi e pesa sulle future ricostruzioni di carriera.
Cisl Scuola ha portato sul tavolo nazionale del contratto le indicazioni raccolte a Reggio, in un vero e proprio tour partecipativo dall’IIS “Leopoldo Nobili” al “B. Russell”, passando per il “S. D’Arzo” e il “P. Gobetti”, fino a Castelnovo ne’ Monti e Correggio, con una platea online il 23 ottobre scorso.
Cosa cambia. Crescono le componenti fisse della retribuzione, la parte che entra ogni mese e non dipende da progetti; arrivano gli arretrati per i mesi già lavorati e la somma una tantum. L’impatto varia per profilo e anzianità, ma il segnale è netto: più salario prevedibile. Nella scuola materna e nella primaria l’incremento medio è di 130 euro al mese con 1.663 euro di arretrati. Nella secondaria l’aumento mensile lordo medio può superare i 140 euro, con arretrati fino a 1.800 euro.













