MODENA – Una profonda disparità salariale tra uomini e donne che non accenna a diminuire, anzi pare che si dilati. Non solo, le donne hanno generalmente orari di lavoro inferiori, non sempre per scelta; sono adibite a mansioni meno qualificate, pur possedendo le stesse competenze e professionalità degli uomini; le progressioni di carriera sono più lente, perché le donne devono dedicarsi anche alla famiglia; i contratti di lavoro sono più precari.
La retribuzione media delle donne è inferiore quasi della metà rispetto alla retribuzione media degli uomini.
Lo dice un’indagine del Caf (Centro assistenza fiscale) Cisl Emilia-Romagna, che ha analizzato 142.629 dichiarazioni dei redditi presentate l’anno scorso con il modello 730 presso le sue sedi.
Incrociando i suoi dati con quelli dell’Inps, la Cisl afferma che Il reddito medio delle lavoratrici modenesi dipendenti, infatti, è passato dai 19.942 euro del 2015 ai 20.233 euro del 2019 (+1,5%). Nello stesso periodo il reddito medio pro capite degli uomini è passato da 28.814 a 29.863 euro (+3,6%). Anche in termini percentuali, quindi, nel quinquennio 2015-2019 il reddito delle donne è cresciuto meno di quello degli uomini e la differenza tra i generi si è ampliato.
Cisl Emilia Romagna: “Sul lavoro troppe differenze tra uomini e donne”. VIDEO
16 aprile 2021Lo dice un’indagine del Caf che ha analizzato 142.629 dichiarazioni dei redditi presentate l’anno scorso con il modello 730 presso le sue sedi