REGGIO EMILIA – I momenti più difficili sono dietro le spalle. Dopo tre anni segnati prima dal Covid, poi da una formidabile impennata dell’inflazione, Cirfood ha chiuso il bilancio 2023 con numeri in sensibile crescita. I ricavi sono aumentati del 15% a 618 milioni, mentre il risultato netto, dopo il disavanzo del 2022, è stato positivo per circa 4 milioni. Ai soci è andato un ristorno di 1,2 milioni. Questo ha dimostrato la nostra capacità di reazione e che il nostro modello di impresa è valido” – ha dichiarato Chiara Nasi, presidente di CirFood.
Chiara Nasi è stata confermata presidente dalle assemblee dei soci, che hanno rinnovato il consiglio di amministrazione per il prossimo triennio. L’anno scorso, grazie al lavoro di 12mila persone, Cirfood ha servito oltre 95 milioni di pasti in 18 regioni italiane, in Olanda e in Belgio. La ristorazione collettiva per scuole, strutture sociosanitarie e aziende resta il principale settore di attività, affiancato dalla ristorazione commerciale di servizio. Ma la crescita dell’inflazione continua a farsi sentire. “Sì – aggiunge – ha pesato fortemente perchè non è prevista una clausola di revisione prezzi. Questa è la nostra battaglia. Anche il nuovo codice degli appalti non va bene”.
La cooperativa reggiana è leader di mercato in Italia e si confronta spesso con colossi internazionali. Solo l’anno scorso Cirfood ha investito 21 milioni di euro. L’obiettivo del piano strategico 2022-2025 è quello di continuare ad essere competitivi. “Noi abbiamo in animo di continuare a crescere e a innovare”.
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