REGGIO EMILIA – L’ultimo tentativo di apportare un cambio radicale alla circonvallazione cittadina risale agli anni della prima giunta Delrio, dal 2004. L’allora assessore alla Mobilità, Alberto Santel, propose una circolare dedicata al solo trasporto pubblico, ma l’idea non trovò consensi. Sono passati quasi 20 anni e le modifiche che sono state introdotte riguardano le corsie di svolta: una delle più recenti è a Porta Castello e permette di voltare a sinistra dall’onda rossa in viale Umberto I. Poi, sono stati istituiti passaggi dedicati ai soli autobus in corrispondenza delle fermate. E questa resta una priorità. “Come è stato già fatto negli anni, perché il bus non rimanga imbrigliato nel traffico”, ha spiegato l’assessore alla mobilità, Carlotta Bonvicini.
Come migliorare la situazione della circonvallazione? L’assessore mette al primo posto la sicurezza, a partire da quella dei pedoni e dei ciclisti. A bilancio sono stati stanziati 200mila euro per gli attraversamenti pedonali: “Quello di fronte all’ex seminario, che ora è sede universitaria, sarà un progetto sperimentale con le strisce pedonali luminose che si attivano con l’arrivo dei pedoni, con una grande luminosità e visibilità”.
Superare onda rossa e onda verde non è al momento una strada percorribile per il Comune, che intende comunque migliorare i quattro viali. Per questo è in corso uno studio di fattibilità finanziato con fondi ministeriali: “Abbiamo chiesto di provare a ripensare e riqualificare i viali da tutti i punti di vista – ha aggiunto la Bonvicini – anche ad esempio andando a implementare il verde presente oppure dare sicurezza nei percorsi ciclopedonali anche sul lato esterno. Il tutto, facendo i conti con lo spazio che c’è, con la sezione stradale per come è oggi”.
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