REGGIO EMILIA – «Il nuovo piano faunistico venatorio, che verrà discusso a breve in Giunta regionale, prevede l’introduzione di molte delle richieste avanzate da Coldiretti, raggiungendo un risultato importantissimo per gli imprenditori agricoli e per tutta la cittadinanza». Commenta così Albertino Zinanni, direttore della Coldiretti di Reggio Emilia, la riunione del tavolo faunistico venatorio, presieduto dall’assessore Alessio Mammi, durante la quale è stata presentata la bozza del nuovo PFV che accoglie buona parte delle richieste di Coldiretti riguardo le possibilità di autodifesa da parte degli agricoltori.
«Lo avevamo chiesto a gran voce in occasione della manifestazione dello scorso 8 luglio – prosegue Zinanni – e ora, in una bozza che ha già ricevuto l’ok dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), si legge che gli agricoltori posso provvedere all’autodifesa dai cinghiali nella loro proprietà o direttamente o, se non provvisti di licenza di caccia, coadiuvati da dipendenti e persone di loro fiducia».
«Siamo soddisfatti anche per i provvedimenti – ribadisce il direttore della Coldiretti reggiana – che consentono, per la prima volta in assoluto, al titolare dell’azienda di tenere come proprie le carni dei cinghiali abbattuti. La Regione ha recepito le nostre richieste – conclude Zinanni – per garantire maggiori difese alle produzioni agricole. È uno strumento concreto per il contenimento di questi selvatici che tanti danni hanno causato alle aziende agricole e tanti ne hanno creati, e ne continuano a creare, anche ai cittadini».