REGGIO EMILIA – La notizia è comparsa sui siti specializzati dedicati al ciclismo: Il Giro d’Italia donne, organizzato dalla reggiana Starlight, è in pericolo. La partenza della prima tappa della corsa rosa femminile, inserita nel calendario internazionale, è in programma a fine mese, il 30 giugno da Chianciano Terme, ma la situazione sembra essere in stallo.
Starlight è la società dell’ex presidente della Provincia di Reggio Roberto Ruini, che da tre anni consecutivi si occupa dell’organizzazione dell’evento. Nel 2022, tanti gli appassionati di ciclismo che in viale Allegri avevano applaudito Elisa Balsamo che in maglia ciclamino aveva tagliato per prima il traguardo della quinta tappa Carpi – Reggio Emilia. Quest’anno, il passaggio sul nostro territorio non è previsto da un programma che conta nove tappe lungo tutta la penisola, con la partecipazione di 168 atlete di 24 squadre provenienti da paesi del mondo.
I problemi sono nati attorno alle spese per la produzione televisiva, che deve rispettare gli standard dell’unione ciclistica internazionale affinché la corsa non sia declassata. Secondo quanto si legge “Starlight ha chiarito che se la federazione non si farà carico dei costi la corsa potrebbe non prendere nemmeno il via”. Fonti vicine all’azienda dicono che lo stallo è stato superato, che la Federazione, come previsto dagli accordi, coprirà le spese e che la gara si terrà regolarmente.
Di ufficiale c’è la nota del consiglio federale: “Il massimo organo di governo della Federazione – si legge – ha valutato di porre in essere le più opportune strategie e progettualità volte a garantire alla competizione di poter mantenere gli standard internazionali richiesti. L’evoluzione di tali percorsi saranno definiti nelle prossime ore con gli interlocutori”.
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