REGGIO EMILIA – Se il Giro d’Italia quest’anno fa 106, il reggiano Bruno Reverberi fa 42. Quarantadue partecipazioni alla corsa rosa. Nessuno come lui. “Umiltà e piedi per terra. Il Giro più bello è sempre quello che deve venire”.
E il fatto che il segreto sia guardare sempre avanti è testimoniato da un altro primato che il decano dei direttori sportivi conquista: la società è la più anziana, ma la squadra la più giovane. La Green Project Bardiani Csf Faizanè vuole tornare a una vittoria di tappa e la squadra impegnata dal 6 al 28 maggio è un bel mix tra esperti della salita e sprinter: da Alessandro Tonelli a Luca Covili a Davide Gabburo, da Martin Marcellusi a Filippo Magli. Da Henok Mulubrhan, fattosi notare al Tour del Rwanda, a Filippo Fiorelli e Samuele Zoccarato.
Uno dei giovani di un tempo lanciati da Reverberi era al suo fianco nella serata di gala per dare il benvenuto alla tappa Scandiano-Viareggio del 16 maggio: l’ex ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani. “Vorremmo essere protagonisti e lanciare un giovane; purtroppo c’è solo un reggiano in gara, Maestri, che un tempo era con noi, ma è così dappertutto. Meno giovani fanno agonismo”.
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