REGGIO EMILIA – A Reggio nel weekend ci saranno tre giorni di sapori autentici, convivialità e cucina del territorio. Da venerdì 10 a domenica 12 ottobre, piazza Prampolini e piazza Martiri del 7 luglio ospiteranno “Cibo e gente dell’Emilia”, una grande festa popolare che intreccia gusto, tradizione e cultura.
Dai piatti “dimenticati” come la polenta molle e la chizza reggiana alle specialità senza tempo – cappelletti, tortelli verdi, erbazzone, Parmigiano Reggiano e aceto balsamico – ogni assaggio sarà un viaggio tra storie di famiglia, gesti antichi e sapori che ancora oggi uniscono le generazioni.
“Con Cibo e Gente dell’Emilia il centro storico di Reggio Emilia diventa un palcoscenico per la valorizzazione delle nostre eccellenze – afferma Stefania Bondavalli, assessora a Economia urbana e sport del Comune di Reggio Emilia – Per tre giorni piazze e strade accoglieranno i profumi, i sapori e le storie che meglio rappresentano l’identità del nostro territorio. Questa iniziativa è un’opportunità per promuovere i prodotti tipici e per sostenere il lavoro di chi, con passione e competenza, mantiene viva una tradizione che è al tempo stesso cultura, economia e comunità”.
Oltre al cibo non mancheranno momenti di intrattenimento con musica, racconti e comicità. Venerdì e sabato spazio al divertimento caratteristico della convivialità e del clima che si crea attorno alle tavole. La festa si aprirà venerdì 10 ottobre con l’inaugurazione ufficiale e l’augurio “di buon appetito” delle sfogline. Subito dopo, spazio alla “disfida del gnocco fritto”, sfida gustosa tra Reggio e Modena, seguita da un incontro di narrazioni gastronomiche con produttori ed esperti di cucina e vino che discuteranno di abbinamenti piatto-bicchiere. La serata si chiuderà in musica con il concerto delle “Cagne pelose” e il loro omaggio a dialetto e rock emiliano.
Sabato 11 ottobre sarà una giornata ricchissima: dal mattino le sfogline dell’associazione del Cappelletto reggiano mostreranno i segreti di cappelletti e strichett, mentre un convegno e uno show cooking celebreranno la storia della razza reggiana e della bianca modenese. Nel pomeriggio, spazio all’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, ai laboratori sui tortelli e alle degustazioni guidate di Slow Food. I giovani chef delle scuole alberghiere saranno protagonisti di una sfida dedicata alle paste ripiene, mentre la chef Stefania Camurri porterà in piazza una reinterpretazione “veg” della tradizione. La giornata si chiuderà con una risata grazie allo spettacolo comico di Gianpaolo Cantoni.
Domenica 12 ottobre si riparte con cappelletti e “strichett”, per poi far riscoprire l’antica acqua d’orcio, l’acqua aromatizzata alla liquirizia che rinfrescava i palati già nel Quattrocento. A seguire, il laboratorio sull’erbazzone Reggiano, che si prepara a ottenere il riconoscimento Igp. Nel pomeriggio, si alterneranno degustazioni e showcooking: tre varianti di erbazzone raccontate dai territori, un viaggio tra dolce e salato con la chizza e le creazioni dello chef Giovanni Brancatelli, una masterclass su Parmigiano Reggiano di montagna e aceto balsamico tradizionale. Gran finale con il contest dei passatelli e il brindisi conclusivo con l’Associazione italiana sommelier e le cantine vitivinicole.