REGGIO EMILIA – Un incontro urgente con ministri Giorgetti e Urso, insieme al direttore dell’Agenzia delle Dogane Alesse, per conoscere “i criteri e i parametri, ad oggi sconosciuti, che stanno guidando la riforma delle Agenzie delle Dogane”. E’ la richiesta del documento approvato lunedì mattina in Provincia al termine del secondo incontro – che ha registrato ampia partecipazione di parlamentari e consiglieri regionali reggiani, nonché delle associazioni di categoria, industriali e delle rappresentanze sindacali- sul possibile accorpamento con Modena dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Reggio.

Una decisione che viene definita “altamente impropria” e nei confronti della quale “vi è la totale contrarietà del territorio e delle sue rappresentanze a livello istituzionale, imprenditoriale e sindacale”, anche perché “la mancanza di un presidio territoriale operativo comporterebbe, nell’immediato, l’impossibilità di poter garantire prestazioni efficienti e di dare rapida risposta alle esigenze delle imprese, mentre nel futuro rischia di portare una penalizzazione importante sulla dinamicità e la capacità di attrarre nuovi capitali”.
“Quella di Reggio Emilia, infatti, è l’11esima provincia in Italia per esportazioni (14,2 miliardi di euro) e la 30esima per importazioni (6,5 miliardi di euro) rilevando, nel computo del saldo commerciale un valore di +7,3 miliardi – ricordano i rappresentanti di istituzioni, imprese e sindacati reggiani – A carattere regionale le attività reggiane rappresentano il 16,6% dell’export regionale e il 12,6% dell’import con, rispettivamente, l’effettuazione di 152mila operazioni annue di export e 132mila di import. Le attività di export hanno fatto segnare nel 2023 un aumento del 5,4% rendendo la sede doganale di Reggio Emilia una delle più operative in Italia. Un’attività proficua anche per lo Stato italiano che ha avuto un gettito per dazi e diritti di oltre 131 milioni di euro e ha sancito come la provincia di Reggio Emilia sia un’area produttiva che contribuisce in maniera determinante al successo economico nazionale”.
“A fronte di una richiesta, avanzata già nel 2020 dalle associazioni imprenditoriali, di categoria e sindacali, di un potenziamento degli uffici – si legge ancora nel documento – ci troviamo ora a dover discutere la chiusura della sede dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Reggio Emila e l’accorpamento con quella di Modena, su cui saranno convogliate tutte le attività di supporto ed indirette, oltre alla presenza del dirigente con capacità decisionali”. Una decisione che viene definita “altamente impropria e che porterebbe a un rallentamento nelle operazioni di import-export con la conseguenza diretta di penalizzare la competitività e l’attrattività del territorio in cui i settori della meccanica, della meccatronica, della ceramica, della logistica e della moda rappresentano un comparto produttivo trainante a livello nazionale e di eccellenza dal carattere internazionale. Senza dimenticare le attività regolatorie svolte dall’Agenzia collegate in particolar modo al tema dell’energia e la forte preoccupazione sul futuro occupazione degli oltre 30 dipendenti”.

Da qui la richiesta di un incontro urgente con i ministri e di una “maggiore trasparenza su una scelta che avrebbe importanti e dirette conseguenze su cittadini, famiglie, imprese e lavoratori”. La richiesta è stata sottoscritta dal Presidente della Provincia Giorgio Zanni, dal Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, dagli Onorevoli Ilenia Malavasi, Graziano Del Rio, Andrea Rossi, dai Consiglieri dell’Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna Federico Amico, Stefania Bondavalli, Andrea Costa, Ottavia Soncini, Roberta Mori, da Stefano Landi Presidente Camera di Commercio dell’Emilia, Roberta Anceschi Presidente Unindustria Reggio Emilia, Giorgio Lugli Presidente CNA Reggio Emilia, Monica Soncini Presidente Confcommercio Reggio Emilia, Dario Domenichini Presidente Confesercenti Reggio Emilia, Edwin Ferrari Presidente Legacoop Emilia Ovest, Matteo Caramaschi Presidente Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Franceschini Presidente Coldiretti Reggio Emilia, Lorenzo Catellani Presidente CIA Reggio Emilia, Marcello Bonvicini Presidente Confagricoltura Reggio Emilia, Mauro Nicolini Segretario territoriale FP-CGIL Reggio Emilia, Cristian Villani Dirigente sindacale FP-CISL Emilia Centrale, Luigi Raffaele Nacca Segretario Territoriale UILPA Reggio Emilia.
Bondavalli e Costa: “Ufficio delle Dogane di Reggio, un fronte comune per scongiurarne il depotenziamento”
“Scongiurare il depotenziamento dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia, con la prevista soppressione della posizione dirigenziale, trasformandolo in una mera sede operativa svuotata di ogni potere decisionale: su questo obiettivo la Regione continuerà a chiedere un confronto, unitamente agli altri attori, pubblici e privati con l’Agenzia Nazionale delle Dogane e dei Monopoli, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e con tutti gli altri attori, pubblici e privati”.
E’ quanto afferma la consigliera regionale Stefania Bondavalli, capogruppo della lista ‘Bonaccini Presidente’, che ha presentato un ordine del giorno sottoscritto con il collega Andrea Costa del Partito Democratico, e che verrà votato nella giornata di domani (27 marzo) che ha posto nuovamente al centro l’obiettivo di scongiurare una decisione che avrebbe gravi ripercussioni sull’intero comparto industriale e imprenditoriale reggiano.
Già il 13 febbraio, l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Vincenzo Colla, rispondendo alla stessa consigliera Bondavalli in un Question Time dedicato, aveva annunciato di aver chiesto un confronto al Governo per discutere del tema in oggetto. L’Esecutivo, tuttavia, non ha mai risposto.
L’export reggiano nel suo complesso ha fatto segnare una crescita del 5.4% nel 2023 rispetto all’anno precedente, facendo della provincia di Reggio Emilia l’undicesima in Italia per quanto riguarda le esportazioni (14.2 miliardi di euro) e la 30esima per importazioni (6.5 miliardi di euro).
“Sono numeri che confermano come l’Ufficio doganale di Reggio Emilia sia una delle sedi più dinamiche del nostro Paese, e svuotarlo di ogni potere decisionale avrebbe ripercussioni fortemente negative sull’economia reggiana – concludono i consiglieri regionali -. Troviamo fondamentale che su questo tema si sia formata un’ampia convergenza che va dagli Enti locali, alle Associazioni imprenditoriali, alle Organizzazioni sindacali fino ai rappresentati dei territori nelle Assemblee elettive, per fare fronte comune avverso questa decisione”.
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