REGGIO EMILIA – Tra i settori particolarmente colpiti da questa pandemia c’è anche quello della musica e, in particolare, la musica dal vivo per ovvi motivi.
Su questo tema e sui progetti per il futuro Tg Reggio ha intervistato un musicista di casa, Niccolò Bossini, povigliese doc che oltre ad aver avviato una carriera da solista è da tempo uno dei chitarristi di Luciano Ligabue. “Per tutta una serie di problematiche – ha detto – secondo me la musica dal vivo non ci sarà più per tanto tempo. Se non ci sono i grandi concerti, manca l’ossigeno anche per le cose più piccole”.
C’è amarezza nelle sue parole, di un artista per cui il palco, i concerti e il contatto con il pubblico sono tutto. “Quest’estate ho detto no ad alcuni concerti, perché non voglio aver paura per la gente davanti. Questo il lato psicologico, poi c’è quello organizzativo: come si fa a mettere 100-50-150mila persone in un unico posto?”.
Bossini ha suonato con Ligabue e altri componenti della band un paio di canzoni in quella che è stata un’inaugurazione solo simbolica della Rcf Arena di Reggio. “E’ potente, ma vederla vuota fa un certo effetto. All’inizio si è respirata un pochino l’atmosfera del concerto, poi però senza pubblico ha prevalso la tristezza e la malinconia”.
Nei mesi scorsi Bossini ha lavorato in studio alla realizzazione del nuovo progetto del Liga “7+77”: una raccolta con 7 inediti e 77 singoli che hanno fatto la storia del rocker, rimasterizzati appunto nel 2020. Uscirà il 4 dicembre. Nel frattempo, ha pubblicato due nuovi singoli da solista disponibili su Spotify e sulle piattaforme digitali. “Mi piacerebbe suonarli dal vivo, in questo semi lockdown continuerò a scrivere”.
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