REGGIO EMILIA – Una settimana fa Angelo Campani era in vita, oggi la chiesa di Pieve Modolena straripava di gente incredula e commossa lì per dirgli addio. Della caducità del tempo, del senso da dare alle cose che sembrano insensate: di questo ha parlato don Sergio Pellati, amico di famiglia, nell’omelia in cui ha ricordato Campani, stroncato il 4 luglio da un malore improvviso e fatale mentre era nel suo ufficio di direttore generale del Credem.
Don Pellati, che ha celebrato assieme al vicario del vescovo don Giovanni Rossi e al parroco di Pieve don Pietro Adani, ha accostato la morte di Campani a quella, che ha lasciato increduli allo stesso modo, del 24enne di Albinea Francesco Margini morto lo stesso giorno.
E poi ha citato il viceparroco di don Pino Puglisi che in quegli stessi giorni ha fatto visita alla sua parrocchia e che gli ha riportato alla mente una bimba che alla morte del prete ucciso da Cosa Nostra gli aveva detto ‘sarà il mio sorriso a ricordarti il suo’.
‘La risposta alle tante domande che ci facciamo adesso è nei più piccoli’, ha detto don Pellati. Quei piccoli a servizio dei quali Angelo Campani si metteva, assieme alla moglie Daniela, frequentando la Casa della carità. Un uomo generoso, sempre dietro le quinte, un esempio; capace di camminare al fianco dei tanti giovani cresciuti al Credem, dove lui stesso era arrivato a 19 anni scalandone poi i vertici.
A salutarlo tutti i colleghi, oltre a colui che è diventato ora il direttore generale, Stefano Morellini, al condirettore Stefano Pilastri, al vicedirettore Giuliano Cassinadri e a chi, come Nazzareno Gregori, ha ricoperto in passato l’incarico di Campani.
Listate a lutto le bandiere all’ingresso della Banca reggiana in via Emilia San Pietro. In chiesa – dove telecamere e fotografi non sono entrati – i principali azionisti dell’istituto di credito, Luigi, Ignazio e Maria Ludovica Maramotti.
Tutti stretti attorno a chi sta attraversando il dolore più grande di tutti: la famiglia di Angelo Campani. All’ambone i ricordi dei figli Elisabetta e Lorenzo, che ha letto un messaggio della sorella Eleonora: ‘Aspettami papà’. Le parole della loro mamma Marialisa.
Straziante il messaggio a fine messa della moglie Daniela: ‘Sono stati giorni incomprensibili, ma grazie amore mio, spero ci ritroveremo per sempre’.
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