REGGIO EMILIA – Si rivolgevano al patronato dopo essere arrivati a Reggio in fuga dalla guerra in Ucraina per avviare le pratiche di protezione temporanea. Un impiegato di un piccolo patronato cittadino che ha sede in zona stazione, però chiedeva loro indebitamente del denaro, di solito 100 euro. Con questa accusa gli agenti della squadra mobile reggiana hanno arrestato questa mattina un cittadino ghanese di 27 anni, residente in città.
La Questura di Reggio nel 2022 dopo lo scoppio della guerra ucraina ha gestito 2.183 richieste di protezione temporanea da parte appunto di cittadini ucraini, per lo più donne e bambini, fuggiti dal proprio paese in guerra. Trattando le pratiche i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione si sono accorti che, in alcune circostanze, i richiedenti avevano versato, apparentemente senza motivo, del denaro a un impiegato di un patronato cittadino. I patronati svolgono un servizio di pubblica utilità e alcune attività, come queste rivolte a cittadini in fuga dalla guerra, devono essere prestate a titolo gratuito.
Le successive indagini svolte dalla Squadra Mobile reggiana, anche con l’ausilio di supporti tecnologici e acquisizione di documenti, hanno consentito di rintracciare altri richiedenti asilo ucraini. Anche loro si erano rivolti al patronato per ricevere informazioni sull’iter per ottenere il rilascio di un titolo di soggiorno e avevano ricevuto la richiesta, illecita, di denaro, sempre dallo stesso impiegato. Anche a loro non erano state rilasciate ricevute. I poliziotti hanno perquisito poi i locali del patronato.
Il 27enne ghanese ha tentato di difendersi affermando che il denaro sarebbe servito per il tesseramento al patronato, che invece non è obbligatorio. Il Gip del Tribunale di Reggio, sulla scorta dei dati raccolti nel corso delle indagini, ha disposto per il 27enne gli arresti domiciliari. La misura cautelare è stata eseguita questa mattina dagli uomini della squadra mobile guidati dal dirigente Guglielmo Battisti.
Il 27enne è difeso dall’avvocato Vainer Burani, che ribadisce la tesi secondo cui il denaro sarebbe servito per il pagamento della tessera del patronato. L’udienza di convalida dell’arresto dovrebbe svolgersi tra domani e dopodomani.
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