REGGIO EMILIA – Al teatro Valli la prima giornata del congresso provinciale della Cgil. Al centro il tema della lotta alla precarietà e la rivalutazione dei salari.
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“Otto avviamenti al lavoro su 10 sono avvenuti a tempo determinato o con forme di lavoro non stabili, anche qui nonostante una brillante situazione le aziende fanno fatica ad investire su forme di lavoro stabili”. A parlare è Cristian Sesena, segretario provinciale della Cgil.
Anche il nostro è un territorio “fragile” dal punto di vista occupazionale. In provincia di Reggio c’è il più basso tasso di disoccupazione in regione, ma il tema che ci si è posti al XIX congresso provinciale della Cgil in corso al Teatro Valli è come garantire forme di lavoro più stabili, che consentano una qualità della vita dignitosa. I salari sono erosi dall’inflazione e colpiti dai rincari, ma anche sul piano locale la Cgil può fare qualcosa. “Un confronto serrato con Iren, perché un’azienda partecipata deve stare sul mercato in modo più sostenibile delle altre imprese, aiutando le fasce di reddito più deboli”.
Dal congresso uscirà il nome del nuovo segretario provinciale della Cgil: ma si va verso la rielezione di Cristian Sesena. Sarà poi stilato un documento che stabilisce le priorità: “La difesa del welfare locale, la lotta alla precarietà, un forte impegno per la legalità”.
Su quest’ultimo tema Sesena nel suo intervento ha ribadito che la Cgil non uscirà dalla consulta provinciale della legalità come hanno fatto altre realtà, ma ha detto che serve un cambio di passo: “I tempi sono diventati farraginosi e la parte datoriale è stata molto evanescente”. Sulla recente frattura con la Cisl, che non ha partecipato all’ultimo sciopero generale, invece. “le decisioni a livello nazionale hanno ricadute a livello locale, ma a livello locale continueremo a portare avanti insieme le vertenze e le battaglie come abbiamo sempre fatto”.
Al congresso provinciale della Cgil l’intervento del segretario nazionale: “Si deve ridurre il cuneo fiscale e aumentare salari e pensioni”