Il secondo ostacolo in questa nuova procedura è la scadenza, fissata al 28 giugno per presentare la richiesta. Un termine che compromette in modo significativo la possibilità di accedere per coloro che in mano non hanno sentenze definitive che coinvolgono direttamente lo Stato tedesco. Potenzialmente la legge contempla tutti i tipi di cittadini deportati, dagli ebrei ai politici perseguitati, fino ai soldati che dopo l’8 settembre del ’43 smisero di combattere e furono internati.
In questi casi è necessario avviare, sempre entro il 28 giugno, un iter giudiziale che chiami in causa la Germania. Così è stato chiarito dagli avvocati chiamati da Istoreco per illustrare un’opportunità che quandt a sbocchi pare non offra molte garanzie.
Sullo stesso articolo che istituisce il fondo pende poi un dubbio di legittimità costituzionale sollevato dal tribunale di Roma che ha contestato la cancellazione dei pignoramenti che già erano stati avviati in un paio di cause.













