REGGIO EMILIA – Lo stabilimento di Kohler Engines di Reggio (la ex Lombardini) ha ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere UNI PDR 125/22. La certificazione attesta l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere che promuove e tutela la diversità e le pari opportunità sul luogo di lavoro.
Il processo di valutazione UNI PDR 125/22 esamina diverse aree chiave, tra cui cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. L’obiettivo è la costruzione di un piano strategico a lungo termine, che Kohler ha già avviato nel 2023 e proseguirà anche nel biennio 2024-2025. Questo riconoscimento certifica che la parità di genere in Kohler Engines è garantita in tutte le aree aziendali, dalla progettazione e ricerca e sviluppo, alla produzione, alle vendite e all’assistenza post-vendita di motori a combustione interna destinati a utilizzi industriali, marittimi, agricoli e automobilistici.
La certificazione UNI PDR 125/22 sancisce il riconoscimento già ottenuto da Kohler Engines per la parità di genere con la precedente certificazione rilasciata da IDEM lo scorso ottobre.
“Il conseguimento della certificazione – spiega Claudia Tondelli, senior manager of Human resources & stewardship di Kohler Engines EMEA – rappresenta il riconoscimento di un impegno avviato molti anni fa attraverso un progetto di sensibilizzazione interno. Questo progetto ha affrontato diversi temi, quali la valorizzazione dell’unicità delle persone, l’inclusione, la contrapposizione ai bias e ai pregiudizi, e la gestione efficace delle diversità nei team. La certificazione non è solo un punto di arrivo, ma segna l’inizio di un percorso continuativo verso un ambiente lavorativo in cui ogni individuo possa esprimere appieno le proprie potenzialità. Tale impegno richiede lo sviluppo di strategie, politiche e azioni specifiche, accompagnate da una costante misurazione per adattarsi all’evoluzione dell’organizzazione». Tondelli sottolinea inoltre che «la certificazione rafforza l’impegno aziendale nella promozione dell’uguaglianza di genere, la riduzione del gender pay gap, la facilitazione dell’accesso delle donne al mercato del lavoro e alle posizioni di leadership, nonché la promozione dell’equilibrio tra lavoro e vita privata”.














