CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Tra i regali finiti sotto l’albero in questo Natale ci sono anche i prodotti a base di alga spirulina. Da un anno e mezzo questo tipo di vegetale viene coltivato in tre serre che ora hanno ottenuto la certificazione biologica.
“Viene associato solo a un consumo tal quale, come integratore naturale – le parole di Alberto Alfieri, dirigente di Nuovo Fresco – ma ha varie opportunità di sviluppo in cucina e crediamo di poterlo dimostrare concretamente, con prodotti buoni che fanno bene. E, di solito, quello che fa bene non sempre è buono, in questo caso c’è un buon connubio”.
Si contraddistingue per il colore verde intenso ed è quasi insapore, anche se vagamente ricorda i semi di zucca oppure i funghi. Non è certo il gusto il punto di forza dell’alga spirulina, alimento che, ciononostante, è sempre più diffuso. Il motivo si deve alle sue proprietà depurative e all’alto contenuto di proteine e di Omega 3, 6 e 9, acidi grassi essenziali utili al sistema cardiovascolare e a quello immunitario.
“E’ una fonte di ferro e di sali minerali – ha aggiunto Alessandro Algeri, presidente dell’unione Spirulina Biologica – un aiuto per chi ha problemi legati al metabolismo lento, oppure per chi ha il colesterolo cronicamente alto. E’ un toccasana naturale completo, bisogna scegliere però un alimento che sia sicuro e controllato”.
Garanzia di qualità è la certificazione biologica ottenuta dall’azienda Sabar, che a Cadelbosco Sopra ha allestito tre serre per la coltivazione di alga spirulina. Cinquecento i chili che se ne ricavano dall’acqua contenuta in vasche alimentate con minerali e nutrienti necessari. L’impianto sfrutta il calore prodotto in eccesso dall’attività di cogenerazione del biogas derivato dalla discarica di Novellara. Un recupero di energia che consente il posizionamento sul mercato con prezzi competitivi.
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