REGGIO EMILIA – Cerofolini non basta, all’ultimo minuto la Reggiana cade contro la Reggina e incappa nella terza sconfitta nelle ultime quattro partite (seconda di fila in casa dopo quella con il Frosinone). Stop che fa male, malissimo, per come è arrivato dato che si trattava di uno scontro diretto. Un successo arrivato quando il pareggio sembrava in cassaforte, data l’espulsione dell’amaranto Stavropoulos per doppio giallo al 42’ della ripresa. Due minuti dopo il gol della meritata vittoria amaranto, che in un solo colpo mette nei guai la Reggiana che perde uno scontro diretto e “riattiva” una formazione che si trovava al di sotto in classifica. Prima vittoria per Marco Baroni da tecnico della Reggina, settima sconfitta stagionale in 14 gare per i granata.
Anche Ajeti, in forte dubbio alla vigilia, deve cedere il passo. Alvini schiera l’inedito terzetto difensivo composto da Gyamfi, Martinelli e Costa. Ancora out per problemi muscolari Fausto Rossi, Paolo Rozzio, Gabriel Lunetta e Marcos Espeche, tutti al lavoro per rientrare tra la partita di Pordenone (mercoledì) e Pescara (4 gennaio al “Città del Tricolore”).
I numeri, freddi quanto veritieri, certificano il dominio amaranto nel primo tempo. Sette conclusioni a due all’intervallo (5-1 nello specchio) e un palo colpito dalla compagine calabrese. La Reggiana soffre tantissimo l’organizzazione avversaria e il dato di 19 palle perse dai granata (a 11) è un netto segnale di quanto la compagine guidata da Marco Baroni abbia avuto in mano il pallino del gioco. Il grande protagonista è Michele Cerofolini che ingaggia un bel match contro Rivas: i primi round sono per il portiere reggiano, che in meno di un minuto (52 secondi tra quota 4’34” e 5’26”) respinge due pericolose conclusioni. La formazione amaranto recrimina per un penalty: Varone ha il braccio largo nella respinta della conclusione di Bianchi al 2’, Amabile sorvola ma il rigore sembra esserci.
La Reggina offre un ritmo altissimo e i granata soffrono, mentre in attacco la squadra di Alvini crea pochissimo. Mazzocchi e Kargbo vengono chiamati poco in causa e, quelle poche volte, avviene lontano dalla porta. Amaranto spesso in avanti come testimoniano le occasioni da rete e gli angoli calciati dagli ospiti (sei nei primi 26’, a zero): la Reggina colpisce il palo con Crisetig (21’) mentre Folorunsho sfiora l’incrocio, il risultato resta sullo 0-0 e questa è la più bella notizia per i granata.
Finalmente la Reggiana nella ripresa, con Cambiaghi che impensierisce Guarna e lo obbliga al primo calcio d’angolo. Amadei estrae il megafono e i granata continuano a guadagnare terreno. Zamparo permette alla squadra di mantenere un più elevato possesso del pallone e si vede la differenza. Però la Reggina è lì e non arretra. Germoni rischia la frittata, Cerofolini si aggiudica l’ennesimo round anticipando Rivas con un intervento da manuale. L’espulsione di Stavropoulos sembra consegnare il risultato di pareggio, la Reggina però trova il gol con Bellomo che gela le speranze di ottenere almeno un punto nell’ultima in casa del 2020. La sfida al Pordenone di mercoledì (ore 15) assume un significato pesantissimo.
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